Storia di una ladra di libri

Bionda, dolce, piccola, con un cuore immenso… E l’altra Nera, Oscura, Terrificante, ma con un cuore tenero e misericordioso…

I due opposti, il chiaro e lo scuro, il dolce e l’amaro, il coraggio e la paura…

Entrare nella storia di Liesel Meminger è essere catapultati nel gelo della Germania Hitleriana, sotto aerei che sganciavano bombe e distruggevano tutto, seminando dolore. È toccare con mano le cicatrici che bruciano, la pelle ricoperta di calcinacci, baciare labbra che sanno di polvere e sangue.

Liesel è il coraggio, l’amore, la voglia di vivere. Ed è questo che ti lascia, alla fine della lettura.

La trovi con un mano un libro, a leggere a voce alta, come se fosse una preghiera infinita. Una preghiera che possa salvare chi sta morendo.

La vedi che scavalca una finestra che qualcuno lascia aperta apposta per lei, perché Liesel è quella voglia di vivere che quel qualcuno ha dimenticato. Quello che “qualcuno” ostenta non è davvero quello in cui crede e i simboli di cui si ricopre sono solo una copertura, un modo per essere “lasciati in pace” in una società difficile come quella della Germania di quegli anni.

La vedi che osserva il padre adottivo con occhi innamorati. Lui è tutto per lei. È l’immenso, il sole che ruota attorno. È la tenerezza, il rispetto umano, anche quando quel rispetto diventa una lama a doppio taglio, una punizione. Rispetto umano contro un’ingiustizia che Hans non può sopportare.

La guardi correre felice dietro a Rudy, compagno di giochi, d’amore e di dolore.

La “Storia di una ladra di libri” mi ha lasciato dentro un gran bisogno di parole. Delle mie, ma soprattutto di quelle degli altri. Perché solo le parole possono renderci quello di cui abbiamo bisogno.

Bellissima storia, narrata in modo sublime, contro ogni regola narrativa e con un narratore d’eccezione. Non è stato facile abituarmi a lui, ogni volta che lo incontravo rimanevo spiazzata da tanta gentilezza. Pensi che non sia possibile e ti chiedi come sia venuto in mente a Zusak di usare un narratore così insolito. Come faceva a conoscere la storia di Liesel, lo scopri alla fine, quando il mondo di Liesel ….

Se non l’avete ancora letto fatelo. È una favola reale che lascia sorpresi, attoniti e con una voglia immensa di amare.

“- Non punirti, la sentiva ripeterle, ma ci sarebbero stati punizione e dolore, e anche felicità. Significava questo scrivere.”

4 risposte a “Storia di una ladra di libri”

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