Bianca come l’Africa

Contrariamente alle mie insane abitudini di lettura (vedi intervista: Io, la scrittura e tutto il resto), Bianca come l’Africa mi ha costretta a trovare spazi dedicati alle parole, silenzio per percepire i messaggi contenuti nelle storie di Clara Piacentini.

Definire Bianca come l’Africa un’antologia di racconti è sminuire un’opera d’arte ricca di tutto quello che un’ottima lettura sa portare in dote al lettore. Avvicinarsi a queste storie è stato come entrare improvvisamente in un mondo a me totalmente sconosciuto. Ho apprezzato una lettura per me inusuale ma ricca di sensazioni forti che colpiscono tutti i sensi. E li senti gli odori, i rumori, i colori, ma anche la passione, il dolore, la sofferenza.

Bianca come l’Africa è una giostra di percezioni che attaccano l’iride, la pelle, il naso, le orecchie, il palato, il cuore.

Non è stato facile assorbire le sensazioni che le parole di Clara lasciano come eredità assoluta. Comprendi un continente molto lontano dal nostro nelle abitudini, nella quotidianità della vita, nei sentimenti. Ti avvicini e capisci quanto tu sia lontana da quel mondo che lascia dietro di sé emozioni alle quali non sei preparata.

Non conosco il Mal d’Africa e non penso di averlo capito leggendo questo libro, solo chi lo vive sa cosa significhino il distacco, il vuoto, la nostalgia per i colori, gli odori e un modo di vivere diverso.

I personaggi non hanno nome ma li riconosci nelle descrizioni visive, nei loro movimenti; i luoghi sono rappresentati con minuzia di particolari tanto da renderli reali all’occhio della mente; anche le cose astratte esprimono sensazioni, toccano i sensi.

Ogni racconto è una vicenda a sé e nell’insieme diventano una storia che si completa, con una partenza ed un arrivo, dalla voglia di scoprire alla voglia di ricordare.

Devo dire grazie a Clara perché mi ha costretta a entrare nel cuore delle sue parole, sempre attente, selezionate, scolpite. Scrittura molto diversa da tante altre che ho incontrato sul mio cammino di lettrice, ma altrettanto intensa e coinvolgente. Sicuramente unica.

Bianca come l’AfricaClara Piacentini
Officina Marziani – Antonio Tombolini Editore

2 risposte a “Bianca come l’Africa”

  1. Roberta cara solo ieri ho letto la tua recensione al mio libro e ti devo un grazie sincero e profondo per come hai saputo cogliere una parola che amo ed è la parola “silenzio”, quel silenzio necessario all’attenzione, alla cura, alla percezione di sensazioni ed emozioni anche forti. Grazie ancora per le tue belle parole che non solo esprimono apprezzamento per la mia scrittura, ma sanno soprattutto render conto di quel senso di passione e amore, gioia e tristezza, ricordo e rimpianto che spesso è proprio di chi in un mondo tanto diverso ha vissuto. Anche se affermi che ti manca la comprensione di quel mondo per il fatto di non averlo vissuto, posso assicurarti che la tua sensibilità te lo rende assai più vicino di quanto non lo sia per talune persone che l’hanno vissuto con senso di fastidio o di pregiudizio o per coloro che credono di conoscerlo per avervi trascorso giornate da turisti nella finzione del mondo globalizzato. Grazie infine per aver compreso ed esplicitato come e miei racconti costituiscano in realtà un’unica storia, quella che i francesi definiscono “tranche de vie”.
    Clara

  2. GRAZIE a te, Clara, per un’opera così profonda e intrisa di emozioni. Ti confesso che ero davvero preoccupata, quando mi sono trovata da sola con un foglio bianco, e il titolo del tuo libro in testa alla pagina.
    Desideravo rendere merito al tuo lavoro, conoscerti attraverso le tue parole, ri-conoscerti nei panni dei tuoi personaggi e spero di esserci riuscita. Mi auguro, anzi, ti auguro che in tanti possano leggere Bianca come l’Africa, perché è un manifesto di vita. Per me è stata un’esperienza diversa ma totalizzante. Ho apprezzato il tuo stile di scrittura così particolare e diverso da tanti altri, compreso il mio. Mi piacerebbe tanto conoscerti e parlarti di persona. Con gratitudine, Roberta.

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