L’Hotel Rimini

L'Hotel Rimini

Clochard, senzatetto, coperti di stracci e cartoni, sulle panchine e nei sottopassi della stazione.
Paolo sale sul taxi, con un senso di disagio nello stomaco. Davanti all’hotel ammira gli addobbi, le luci natalizie, l’enorme albero, le decorazioni costosissime. Entra in cucina ancora con la valigia in mano.
«Quanti pasti hai preparato?»
«Quaranta».
«Quanti altri ne puoi preparare?»
Il cuoco risponde e Paolo soddisfatto chiama Radio Taxi.
Tre auto. Sgancia cinquanta euro ad ognuno e parla con i taxisti. Dopo mezz’ora ritornano con un carico di uomini e donne vestiti di stracci e lo sguardo smarrito.
Paolo sorride. Ora è Natale!

© Roberta Marcaccio 2023 – All rights reserved

Il racconto L’Hotel Rimini è stato premiato con il Diploma di Merito al Concorso Scintille in 100 parole (2015).

20 risposte a “L’Hotel Rimini”

  1. L’ha ribloggato su ilperdilibrie ha commentato:
    E’ con grande soddisfazione che ribloggo questo post di Roberta; grande Roberta! Il suo racconto è denso di significati.
    Leggetelo, ne vale la pena, premio o non premio.

  2. E’ un piacere, tanto più che qui il gioco è facile; non si tratta di ribloggare così tanto per fare, bensì di far conoscere un’opera che, seppur breve, dà molto in termini di intensità.

  3. Sto capendo molto di cosa amo nella lettura, soprattutto da un paio di anni a questa parte, ed è la storia, la verità nelle storie. Anche fossero di fantascienza ciò che amo è la credibilità e la sincerità di chi scrive.
    Se è una fiaba la devi scrivere come la leggeresti ad un bambino, se è un thriller deve essere palpabile che nelle indagini, nell’azione ci sei tu, se è un erotico pure, devi essere uno scrittore vero! Non un vero scrittore.
    Per questo il tuo stile mi piace.

  4. Credo anche io nella credibilità delle storie, uno dei pilastri su cui baso i miei racconti. Ne parlavo proprio oggi con una scrittrice, mia cara amica; dentro ogni storia c’è l’autore. Inutile dirci che è una storia inventata. Lo è, sì, ma nelle sue vene scorre il sangue di chi l’ha scritta.
    Grazie per l’immenso complimento; ancora non mi definisco “scrittrice”.
    😀

  5. Il vero scrittore è quello pubblicato e tu, sulle riviste, ci vai. Non hai in carniere un best seller da 20.000 copie al mese… Ma non si può mai dire fino in fondo. No?

  6. E te lo darò con piacere! Il tuo scritto mi ha emozionato a tal punto di volerlo condividere con i miei follower! Questo tuo scritto in poche righe, ha espresso veramente il Natale che tutti e dico tutti dovremmo sentire nel cuore! Complimenti e lo dico con la pelle d’oca ! Brava! Un abbraccio

Mi piacerebbe conoscere la tua opinione. Lascia un commento qui sotto e torna a trovarmi ancora!

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