Il giro del miele

Il giro del miele è il primo libro che leggo di Sandro Campani, edito nel 2017 da Einaudi. Il romanzo mi è stato consigliato da un carissimo amico; come da mia abitudine, mi sono recata presso la biblioteca del mio paese e l’ho preso in prestito.

È una storia che coinvolge già dalle prime battute, vuoi per lo stile scorrevole e maturo dell’autore, vuoi perché i due protagonisti, complici una lunga notte e una bottiglia di grappa, si ritrovano l’uno di fronte all’altro a confidarsi un passato che entrambi conoscono. Davide irrompe a casa di Giampiero, pretendendo attenzione, deve parlargli, dice, è importante. I due uomini hanno condiviso una parte di vita: Giampiero ha lavorato per molti anni nella falegnameria di Uliano, il padre di Davide, e in quella falegnameria Davide giocava, scorrazzava, fino a quando la vita e l’età li hanno costretti ad altre scelte, verso altre vite. Forse servivano a entrambi, la notte insonne e la bottiglia di grappa, perché alcuni dettagli di quel passato condiviso erano sconosciuti ai due uomini.

I segreti, che il passato sotterra, creano muri invalicabili e difficili da abbattere. Davide ha bisogno di scaricare un sacco troppo pieno di ricordi che porta sulle spalle? Forse è lo stesso per Giampiero?

Già dalle prime pagine di questo libro sono stata catapultata in un’altra storia. Diversa ma con caratteristiche simili a quella raccontata da Sandro Campani. Il giro del miele mi ricorda in molti tratti Le braci di Sándor Márai, un libro che ho amato e regalato molto. Ho trovato similitudini nella storia, nell’amara solitudine dei personaggi, nell’ambientazione e nel tempo. Anche nello stile, i due autori hanno delle somiglianze.

Il giro del miele è una lettura fluida, non veloce. Campani mi affascina con uno stile pulito, scorrevole ma denso, mai banale; e con un uso sapiente di verbi e dialoghi per imprimere forza alla storia.
È il contenuto che costringe il lettore a riflessioni importanti sull’amicizia, sull’amore, sulla fiducia e sul rispetto fra le persone. C’è tanto altro, in questo grande libro, e in un modo o nell’altro ognuno saprà riconoscere quello che corrisponde al proprio modo di sentire e percepire il messaggio dell’autore, o il proprio.

Nel finale Campani non delude. È l’attesa di conquistare le ultime parole a rendere stimolante il viaggio, pagina dopo pagina. E in quell’attesa ascoltiamo i due uomini e le loro confidenze, nel ricordo di momenti spensierati e nel tormento di quelli dolorosi.

Credo proprio che lo acquisterò. Merita un posto nello scaffale dei preferiti.

Titolo: Il giro del miele
Autore: Sandro Campani
Editore: Einaudi
Pagine: 242
Link acquisto: https://www.ibs.it/giro-del-miele-libro-sandro-campani

Per maggiori dettagli sul romanzo visita la pagina del romanzo sul sito della casa editrice Guido Einaudi Editore.

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