Parlare (scrivere) italiano

Esistono regole ben precise nella nostra lingua. Uno dei più grandi scrittori dei nostri tempi, ci ricorda, con ironia, come parlare e scrivere correttamente in italiano. Nelle mail incontro spesso orrori come quelli che seguono: un bel ripasso non farebbe male. Non aggiungo altro.

Le quaranta regole per parlare bene l’italiano, tratto da La Bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000, del maestro Umberto Eco.

L’istinto di una donna

Romanzo di Federica D’AscaniRizzoli Collana Youfeel

La D’Ascani colpisce ancora. In questo libro, denso di carica erotica, la protagonista è divisa fra tentazioni e sicurezza, istinti e scelte di vita.

Ne L’istinto di una donna si nasconde di tutto: emozioni, sentimenti, pensieri, voglia di emergere, di vivere, passione, amore, tenacia, forza, sensi di colpa e… sesso.

La storia di Luisa è la ricerca di sé stessa attraverso l’amore del passato. Non si è mai completamente sé stessi se esiste una storia incompiuta, se il legame che unisce due persone si spezza all’improvviso senza una spiegazione o un addio.

Luisa cade in un baratro e quando riemerge riscopre sé stessa, la propria intimità, la complicità con il marito e l’amore incontenibile che Sandro ha per lei.

Un romanzo che scorre leggero, una lettura estremamente gradevole che allontana dalla realtà di tutti i giorni e incolla il lettore alla vita dei protagonisti.

Un romanzo profondo, che scava nell’anima femminile e costringe alla riflessione. Un libro che mescola il genere erotico al romanzo d’amore e alla narrativa introspettiva.

L’autore di storie erotiche ha un compito molto impegnativo, a mio avviso: narrare vicende che intreccino sesso, amore e vita quotidiana senza cadere nel volgare e, soprattutto, mantenendo una trama consistente in sottofondo. L’stinto di una donna è una storia piccante e coinvolgente, scritta con stile molto elegante.

SINOSSI.

Luisa è una moglie e una madre felice: la sua vita sembra perfetta, ma una sensazione di incompletezza, un desiderio incontrollabile agita le sue notti. Una sete di piacere che nemmeno Sandro, il marito, può sedare, un pensiero nascosto e proibito che arriva dal passato e le fa desiderare quello che la morale o la ragione le vieta. Lara è il volto del peccato, la mela da cogliere, un corpo che induce alla tentazione. Cosa è giusto fare? Respingere quel duplice istinto o oltrepassare il limite da cui non si può più tornare indietro? E chi può stabilire se quell’istinto sia contronatura? Dopo un percorso interiore, sofferto e doloroso, Luisa arriverà a capire chi vuole e ama realmente. Un romanzo intenso, in cui erotismo, passione e sentimenti si fondono in modo meravigliosamente naturale.

 

 

 

 

 

 

Non padre

Stefano Padovan

Ci sono recensioni particolarmente facili ed alcune dannatamente difficili.

Alcuni libri li leggi con gli occhi, altri con la testa, pochi con l’anima.

Alcune storie lasciano indifferenti mentre altre ti trascinano dentro con mani, piedi, cuore, testa.

Non padre è una storia d’amore, come tante, con desideri reciproci, passioni e una strada in comune da percorrere.

La vita che unisce e la musica che, in qualche modo, divide.

Amo in modo molto particolare i libri che hanno in sottofondo la musica. Parole intrecciate alle note, come anime gemelle; le une non vivono senza le altre. Le canzoni non esistono senza le parole e d’altra parte i romanzi sottintendono alla musicalità della lingua, delle frasi.

Una delle tante cose che il mio maestro mi ha insegnato è che la prosa è musica. La lettura effettuata a voce alta, o anche solo sussurrando, è un potente strumento di editing. Smaschera errori. Scopre le ripetizioni. Cattura i sentimenti. Svela la melodia delle parole.

 

“… non fare in modo che ciò che hai detto accada, non permettere al tuo cuore di chiudersi, per non soffrire. Non controllare i tuoi sentimenti, lasciati ancora trasportare dalle sensazioni…”

 

Non padre è un libro denso di sentimento, passione, dolore.
Non esiste il sentimento senza sofferenza.
Difficile credere che una cosa bella possa portare con sé tanto struggimento.
Leggere il dolore è viverlo. Percepirlo attraverso la musica è esserne travolti.
Ho letto Non padre con curiosità, è stato un dono inaspettato e molto gradito.
L’ho assorbito piano ma quelle parole e quella musica mi hanno spazzata via come un fiume in piena che spezza gli argini.
Un fiume che trascina.
In un viaggio intenso.
Un libro che parla all’anima.

 

Non padre è il primo romanzo di Stefano Padovan ed è edito da Il Geko edizioni.

Diploma di merito al mio racconto “L’Hotel Rimini”

Premio Scintille in 100 Parole

Concorso Scintille in 100 parole 2015: Diploma di merito al mio racconto L’Hotel Rimini – giudice: Marco Valenti


 

L’Hotel Rimini

Clochard, senzatetto, coperti di stracci e cartoni, sulle panchine e nei sottopassi della stazione.

Paolo sale sul taxi, con un senso di disagio nello stomaco. Davanti all’hotel ammira gli addobbi, le luci natalizie, l’enorme albero, le decorazioni costosissime. Entra in cucina ancora con la valigia in mano.

«Quanti pasti hai preparato?»

«Quaranta».

«Quanti altri ne puoi preparare?»

Il cuoco risponde e Paolo soddisfatto chiama Radio Taxi.

Tre auto. Sgancia cinquanta euro ad ognuno e parla con i taxisti. Dopo mezz’ora ritornano con un carico di uomini e donne vestiti di stracci e lo sguardo smarrito.

Paolo sorride. Ora è Natale!

 


 

Devo ringraziare in modo particolare Maggie Van Der Toorn per la magnifica organizzazione, Marco Valenti, giudice della categoria L’Hotel Rimini, per avere premiato il mio racconto e l’attore Francesco Tonti per la magistrale interpretazione dei racconti.

Complimenti a tutti i premiati!

Tutti i dettagli del Concorso Letterario sul Blog Scintille di Maggie e sulla pagina Facebook.

 

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