Ho letto Semper Fidelis neanche dovessi cimentarmi in una maratona dove vince chi finisce prima o divora più libri alla settimana. In realtà, questo bellissimo romanzo appartiene a quella categoria di libri che io amo perché legati alla capacità di fare sognare, immaginare e, perché no, immedesimarsi nei protagonisti e vivere le loro vite. Che è una delle bellezze della lettura.
Ho già detto che è un bellissimo libro e lo sottolineo.
Semper Fidelis è uscito dieci giorni prima del mio cactus(*)
e, appena ho visto la pubblicità, mi sono detta: «Questo lo devo leggere
assolutamente.» In quei giorni sono stati pubblicati tanti bellissimi libri
(senza nulla togliere a tutti gli altri) e l’aria che respiravo era frizzante e
piena di energia (probabilmente dovuta alla mia eccitazione per l’uscita
imminente del mio romanzo).
Il titolo (Semper Fidelis) ha fatto scattare subito una
molla nella mia testa e, abbinato alla copertina, l’ho trovato assolutamente
azzeccato e bellissimo. Con un click è finito nella mia wishlist.
Ho impiegato qualche mese per decidermi di leggerlo, perché
un libro deve arrivare nel momento giusto. Parafrasando Olivander: «È il libro
a scegliere il lettore. Non è sempre chiaro il perché, ma credo che sia chiaro
che possiamo aspettarci grandi cose da un libro come questo.»
Grandi cose mi aspettavo da Semper Fidelis e non sono
stata affatto delusa.
Vediamo qualche pregio di questo romanzo, non te li racconto
tutti, altrimenti che gusto c’è?
La protagonista è dolcissima nella sua ironia profonda e
pungente; e si sa, a me le cose pungenti piacciono assai. Savannah è forte,
determinata, diretta, sa quello che desidera o vuole raggiungere. Ha solo un
punto debole e ce l’ha inciso sulla pelle.
Leo è un uomo che ha Vissuto con la V maiuscola, ha fatto
scelte di vita ben precise, ha un lavoro in cui crede e conosce le difficoltà
della vita. Sulla pelle ha tatuato il suo passato.
Entrambi hanno un bagaglio di fantasmi e incubi con i quali
fanno i conti ogni giorno e che ricompaiono più forti di prima quando la vita
li mette sulla stessa traiettoria e li costringe a fare scelte importanti, a
rispolverare quel passato doloroso e a farsi forza l’un l’altra per superarlo.
Entrambi sono capaci di condire con ironia la vita per
affrontare il buio in cui a volte scivolano; entrambi hanno la capacità di
raggiungere le cicatrici dell’altro per accarezzarle e comprendere le emozioni
da un semplice sguardo.
Diventano così uno la compensazione dell’altra; diventano il
cuscino, la spalla su cui piangere o il pagliaccio che fa ridere.
La vita non diventa più facile ma sicuramente più
sopportabile.
La storia è piena di colpi di scena, a ravvivare l’atmosfera,
e in questo l’autrice è bravissima. Il tutto si abbina a uno stile narrativo
incalzante, ai personaggi principali e secondari forgiati col cesello e
incastrati alla perfezione nella storia, ai protagonisti di cui ho già dato
qualche indicazione e ai luoghi in cui si svolge la nostra tenzone.
Il mio istinto di lettrice aveva visto giusto? Penso di sì.
Io credo che l’anima dei libri si colleghi in qualche modo con l’anima del
lettore. Come diciamo noi scrittori: quando un libro viene pubblicato non è più
figlio dell’autore, ma viene adottato da chi lo legge. In questo modo, e grazie
all’amore per i libri, li facciamo nostri, li integriamo nella nostra vita,
diventando noi i protagonisti di quelle emozioni.
E Semper Fidelis è stato così. In qualche modo Leo e
Savannah si sono collegati a me, forse già da febbraio 2021, e non mi hanno
abbandonata fino a quando non li ho scelti.
Bravissima Erika Pomella, un libro da amare perché resta!
Lo puoi acquistare online, in e-book o cartaceo, e in tutte le librerie.
(*) Il cactus non ha colpa di Roberta Marcaccio, edito da Triskell Edizioni
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