La principessina Ombretta si ammala di gioia – Carmela Mantegna

La principessina Ombretta si ammala di gioia, la bella fiaba di Carmela Mantegna, contiene un messaggio sempre attuale: la vera gioia sta nel vivere con gioia. Amo da sempre le storie per ragazzi. Sono intrise del senso di leggerezza al quale ci riconducono e hanno il potere di strapparci dal gorgo di problemi, pensieri e preoccupazione in cui (noi adulti) siamo invischiati.


Ho conosciuto Carmela Mantegna grazie a uno scambio di libri a cui ho aderito con gioia (appunto!) e ho potuto apprezzarne la bella personalità e il cuore, quello con cui si apre agli altri e verso le storie che narra.

La principessina Ombretta si ammala di gioia è la storia di un regno in cui gioia, felicità e divertimento sono stati banditi dal re. Persino i nomi delle persone sono stati cambiati in altri più cupi e angoscianti.

Come in ogni fiaba che si rispetti però il lato oscuro viene, alla fine, rischiarato dalla luce che trionfa e scaccia le tenebre. Bellissima la caratterizzazione dei personaggi, ho apprezzato il modo in cui l’autrice ha messo in rilievo il doppio cambiamento del re e come ha dato spessore alle interazioni tra le persone. Bello lo stile e il tratto leggero ma al contempo profondo della scrittura dell’autrice.

Un libro che consiglio!

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SEMPER FIDELIS di Erika Pomella

Ho letto Semper Fidelis neanche dovessi cimentarmi in una maratona dove vince chi finisce prima o divora più libri alla settimana. In realtà, questo bellissimo romanzo appartiene a quella categoria di libri che io amo perché legati alla capacità di fare sognare, immaginare e, perché no, immedesimarsi nei protagonisti e vivere le loro vite. Che è una delle bellezze della lettura.

Ho già detto che è un bellissimo libro e lo sottolineo.

Semper Fidelis è uscito dieci giorni prima del mio cactus(*) e, appena ho visto la pubblicità, mi sono detta: «Questo lo devo leggere assolutamente.» In quei giorni sono stati pubblicati tanti bellissimi libri (senza nulla togliere a tutti gli altri) e l’aria che respiravo era frizzante e piena di energia (probabilmente dovuta alla mia eccitazione per l’uscita imminente del mio romanzo).

Il titolo (Semper Fidelis) ha fatto scattare subito una molla nella mia testa e, abbinato alla copertina, l’ho trovato assolutamente azzeccato e bellissimo. Con un click è finito nella mia wishlist.

Ho impiegato qualche mese per decidermi di leggerlo, perché un libro deve arrivare nel momento giusto. Parafrasando Olivander: «È il libro a scegliere il lettore. Non è sempre chiaro il perché, ma credo che sia chiaro che possiamo aspettarci grandi cose da un libro come questo.»

Grandi cose mi aspettavo da Semper Fidelis e non sono stata affatto delusa.

Vediamo qualche pregio di questo romanzo, non te li racconto tutti, altrimenti che gusto c’è?

La protagonista è dolcissima nella sua ironia profonda e pungente; e si sa, a me le cose pungenti piacciono assai. Savannah è forte, determinata, diretta, sa quello che desidera o vuole raggiungere. Ha solo un punto debole e ce l’ha inciso sulla pelle.

Leo è un uomo che ha Vissuto con la V maiuscola, ha fatto scelte di vita ben precise, ha un lavoro in cui crede e conosce le difficoltà della vita. Sulla pelle ha tatuato il suo passato.

Entrambi hanno un bagaglio di fantasmi e incubi con i quali fanno i conti ogni giorno e che ricompaiono più forti di prima quando la vita li mette sulla stessa traiettoria e li costringe a fare scelte importanti, a rispolverare quel passato doloroso e a farsi forza l’un l’altra per superarlo.

Entrambi sono capaci di condire con ironia la vita per affrontare il buio in cui a volte scivolano; entrambi hanno la capacità di raggiungere le cicatrici dell’altro per accarezzarle e comprendere le emozioni da un semplice sguardo.

Diventano così uno la compensazione dell’altra; diventano il cuscino, la spalla su cui piangere o il pagliaccio che fa ridere.

La vita non diventa più facile ma sicuramente più sopportabile.

La storia è piena di colpi di scena, a ravvivare l’atmosfera, e in questo l’autrice è bravissima. Il tutto si abbina a uno stile narrativo incalzante, ai personaggi principali e secondari forgiati col cesello e incastrati alla perfezione nella storia, ai protagonisti di cui ho già dato qualche indicazione e ai luoghi in cui si svolge la nostra tenzone.

Il mio istinto di lettrice aveva visto giusto? Penso di sì. Io credo che l’anima dei libri si colleghi in qualche modo con l’anima del lettore. Come diciamo noi scrittori: quando un libro viene pubblicato non è più figlio dell’autore, ma viene adottato da chi lo legge. In questo modo, e grazie all’amore per i libri, li facciamo nostri, li integriamo nella nostra vita, diventando noi i protagonisti di quelle emozioni.

E Semper Fidelis è stato così. In qualche modo Leo e Savannah si sono collegati a me, forse già da febbraio 2021, e non mi hanno abbandonata fino a quando non li ho scelti.

Bravissima Erika Pomella, un libro da amare perché resta!

Lo puoi acquistare online, in e-book o cartaceo, e in tutte le librerie.

(*) Il cactus non ha colpa di Roberta Marcaccio, edito da Triskell Edizioni

La locanda dei lupi di Marcello Freddi

I libri più belli sono quelli che trascinano dentro la storia e non lasciano scampo: devi arrivare alla fine.
Sono quelli che, anche se non è il tuo genere preferito, non puoi fare a meno di apprezzare l’intrico della trama, la minuzia nella caratterizzazione dei personaggi, la tensione in cui è immersa la vicenda e da cui vieni assorbito completamente.

La locanda dei lupi di Marcello Freddi è uno di questi.

La storia si svolge in un piccolo e sperduto paese di montagna, Lante, dove improvvisamente scompare un uomo. In seguito a questo evento si verificano una serie di altre situazioni tragiche che si ripercuotono a cascata su tutta la popolazione.

Lante non è mai stato un luogo tranquillo, vuoi per il carattere dei suoi abitanti, vuoi per alcune leggende legate alla ferocia dei lupi che lo rendono ancora più inquietante, ma i fatti di cui narra il romanzo di Marcello Freddi sono di una disumanità che lascia disorientati. Mentre leggi li vivi e questo rende la storia più intensa e avvincente.

La bellezza del romanzo è data dallo stile lucido dell’autore, con la sua capacità di adattare il linguaggio utilizzato al periodo storico in cui si snoda la trama, e dall’idea, a mio avviso intelligente, di utilizzare un doppio piano narrativo (una terza persona narrante alternata a quanto riportato nei verbali e nei diari di chi quei fatti li ha vissuti per davvero).

Mentre leggi La locanda dei lupi vivi la storia. Indossi i panni del capitano, del montanaro, del locandiere oppure del giudice e quando pensi di avere ormai intuito come evolverà, l’autore ti spiazza inserendo un finale che non avresti mai immaginato.

Non è una storia facile da scrivere ma l’autore ha saputo usare “la penna” con l’abilità dell’artista, esattamente come un Van Gogh usava il pennello.

Aspettiamo altri titoli da Marcello Freddi, attendiamo il seguito di una storia che a fatica si dimentica o un’altra intensa e coinvolgente vicenda come La locanda dei lupi.

La locanda dei lupi è pubblicato nella collana Persefone di CaRoL Books.

Acquista il romanzo su Amazon.

La verità è che non sei distante abbastanza, l’ultimo romanzo di Chiara Parenti

“La verità è che non sei distante abbastanza”, l’ultimo romanzo o racconto come vogliamo chiamarlo di Chiara Parenti, conferma a pieni voti la capacità dell’autrice di descrivere con una scrittura lineare, semplice e coinvolgente, una realtà complessa, ridicola e angosciante come quella in cui Elena e Lorenzo sono obbligati a restare chiusi in casa a causa di una pandemia, nella drammatica situazione in cui lui ha tradito lei e glielo ha detto pochi giorni prima della chiusura delle porte.
Il caso è assolutamente reale e ripercorre fedelmente il periodo che abbiamo vissuto da inizio 2020 fino alla fase 2, “liberi quasi tutti”, di cui siamo stati spettatori ma anche attori protagonisti.
Elena vive il lockdown nell’angoscia più assoluta, in piena crisi ipocondriaca e assassina (nei confronti di Lorenzo), ovvio. Il tutto è condito dalla scrittura ironica di Chiara che non smorza la gravità delle situazioni, condisce tutto con il sorriso e, perché no, qualche piacevole risata che non guasta mai, soprattutto nei momenti di crisi.
Lorenzo, dal canto suo, accetta la situazione con maggiore realismo e trova un modo per sfruttare il momento inventandosi un impegno che lo porta a uscire di casa tutti i giorni per non morire di noia sul divano e facendo saltare le rotelle a Elena.
La storia si snoda tra eventi ridicoli e drammatici e, anche se ci si aspetta un certo tipo di finale, la bellezza di questo libro non è il traguardo bensì il viaggio. Le parole descrivono le situazioni con così tanta grazia e luminosità che ogni capitolo è una lettura piacevole. Anche se la storia si basa su un fatto grave che abbiamo vissuto in cui ognuno di noi si riconoscerà e, in molti casi con epiloghi purtroppo nefasti, Chiara riesce a colorare a pastello ogni momento della vita di Elena e Lorenzo di cui ovviamente non svelo altro e che sarà una buona lettura da compagnia.
Grazie a Chiara per averci regalato un altro gioiello; non è il suo primo che leggo e credo proprio di poter affermare che l’autrice migliori con l’età, come un vino stagionato da diversi anni.
Se ti va di conoscerla meglio, trovi qui sotto l’intervista che feci a Chiara tempo fa.

Buona lettura!

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