La verità è che non sei distante abbastanza, l’ultimo romanzo di Chiara Parenti

“La verità è che non sei distante abbastanza”, l’ultimo romanzo o racconto come vogliamo chiamarlo di Chiara Parenti, conferma a pieni voti la capacità dell’autrice di descrivere con una scrittura lineare, semplice e coinvolgente, una realtà complessa, ridicola e angosciante come quella in cui Elena e Lorenzo sono obbligati a restare chiusi in casa a causa di una pandemia, nella drammatica situazione in cui lui ha tradito lei e glielo ha detto pochi giorni prima della chiusura delle porte.
Il caso è assolutamente reale e ripercorre fedelmente il periodo che abbiamo vissuto da inizio 2020 fino alla fase 2, “liberi quasi tutti”, di cui siamo stati spettatori ma anche attori protagonisti.
Elena vive il lockdown nell’angoscia più assoluta, in piena crisi ipocondriaca e assassina (nei confronti di Lorenzo), ovvio. Il tutto è condito dalla scrittura ironica di Chiara che non smorza la gravità delle situazioni, condisce tutto con il sorriso e, perché no, qualche piacevole risata che non guasta mai, soprattutto nei momenti di crisi.
Lorenzo, dal canto suo, accetta la situazione con maggiore realismo e trova un modo per sfruttare il momento inventandosi un impegno che lo porta a uscire di casa tutti i giorni per non morire di noia sul divano e facendo saltare le rotelle a Elena.
La storia si snoda tra eventi ridicoli e drammatici e, anche se ci si aspetta un certo tipo di finale, la bellezza di questo libro non è il traguardo bensì il viaggio. Le parole descrivono le situazioni con così tanta grazia e luminosità che ogni capitolo è una lettura piacevole. Anche se la storia si basa su un fatto grave che abbiamo vissuto in cui ognuno di noi si riconoscerà e, in molti casi con epiloghi purtroppo nefasti, Chiara riesce a colorare a pastello ogni momento della vita di Elena e Lorenzo di cui ovviamente non svelo altro e che sarà una buona lettura da compagnia.
Grazie a Chiara per averci regalato un altro gioiello; non è il suo primo che leggo e credo proprio di poter affermare che l’autrice migliori con l’età, come un vino stagionato da diversi anni.
Se ti va di conoscerla meglio, trovi qui sotto l’intervista che feci a Chiara tempo fa.

Buona lettura!

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Letture di agosto

Un po' di consigli e libri da leggere

Sono partita per le ferie armata fino ai denti . Non mi sono fatta mancare nulla: libri di carta, ebook, manoscritti, kindle, libri su smartphone e anche computer.
Temevo di soffrire di astinenza, forse!
Agosto è il mese migliore per leggere. Ho tempo, tanto. Non c’è stress. Nessuna fretta. È caldo. Ma basta un ventilatore.

Ho letto quattro romanzi, due saggi e un manoscritto in quattro settimane. Un record!

Il libro perfetto di Massimo Lazzari (la mia recensione QUI) pubblicato nella collana Officina Marziani di Antonio Tombolini Editore. Una storia di vita. Un viaggio che cambierà la vita del protagonista .

La figlia del partigiano O’Connor di Michele Marziani, edizioni Clichy (QUI la mia recensione). Pablita percorre a ritroso il viaggio intrapreso dal padre tanti anni prima e quello che scoprirà non sarà ciò che immaginava. Un finale a bocca aperta come in tutti i romanzi “Marziani”.  A mio parere il suo miglior libro.

Fra le mie letture di agosto ho terminato anche Procedura di Salvatore Mannuzzu (Ed. L’Arcipelago Einaudi vol. 218), la storia di un giudice penale alle prese con l’omicidio di un altro giudice penale. Una lettura impegnativa, consigliatami da un avvocato penalista (caro amico), propedeutica a un nuovo romanzo a cui sto lavorando.

La voce nascosta delle pietre di Chiara Parenti, edizioni Garzanti (QUI la mia recensione). Una romantica e coinvolgente storia d’amore. Un romanzo che mi ha staccata dalla vita reale per due giorni e non mi ha dato pace fino a quando non ho letto la parola fine.

Ogni due o tre romanzi inserisco sempre qualche testo didattico (legato alla scrittura o ad argomenti che mi possano servire per i miei libri). Da zero a diecimila contiene l’esperienza in self publishing (ma non solo) di Francesco Grandis, le decisioni prese, le notti insonni, i risultati, i dubbi, ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato. Una condivisione molto utile.

Ogni tanto un ripasso ci vuole. Avere a portata di mano un prontuario veloce che contenga le regole minime di stile è uno degli strumenti necessari da inserire nella cassetta degli attrezzi dello scrittore. Manuale minimo di stile di Piera Rossotti Pogliano. Breve ma utile.

Dell’ultimo libro letto non posso raccontare nulla. È il manoscritto di un (spero) esordiente, il simpaticissimo romanzo di un autore che mi auguro raggiunga presto gli scaffali virtuali e fisici delle librerie.

Regole di scrittura: la “d” eufonica

Non lo dico io,  ma Vera Gheno, sociolinguista e collaboratrice dell’Accademia della Crusca.

 

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Estratto da Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi) di Vera Gheno – Franco Cesati Editore

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