RIP

RIP è una storia di vita. Di quelle che tutti prima o poi viviamo.

È l’incontro fra la vita e la morte. È la perdita della persona che amiamo, quella importante. In RIP tutti possiamo riconoscerci. Tutti abbiamo vissuto la perdita, il distacco, l’assenza, il bisogno di sedare i sensi di colpa per quello che abbiamo o non abbiamo fatto. E dopo la perdita, il ritrovarsi a gestire una burocrazia insensibile del post-mortem. Anche questo l’abbiamo vissuto tutti.

Luca, il protagonista di RIP, si scontra anche con una serie di vicende sfortunate. Dopo la malattia, l’assistenza costante, le corse in ospedale, deve fare i conti con regolamenti che non gli consentono di assolvere alle ultime volontà del padre defunto: la cremazione e la dispersione delle ceneri.

Nella storia raccontata da Marco Valenti aleggia un senso di inquietudine: non è mai facile accettare la morte, il distacco spezza fili che non sempre siamo pronti a troncare, neanche quando la sofferenza ha invaso tutto lo spazio vitale. Si ritorna col pensiero a quello che è stato, ai momenti vissuti, a ciò che è stato donato, all’amore condiviso.

RIP è la storia della vita dopo la morte, quando tutto ormai è avvenuto e restano i ricordi, le condoglianze dopo il rito funebre, gli sguardi di quelli che non vedevi da tanto e che si sono fatti vivi proprio per l’occasione, i pensieri che tornano a tutto ciò che hai vissuto con lui e per lui.

Un romanzo che tocca le corde dell’anima. Suscita ricordi. Riporta a galla dolori.

RIP, il romanzo di Marco Valenti, è edito da Antonio Tombolini Editore all’interno della Collana Officina Marziani.

Diploma di merito al mio racconto “L’Hotel Rimini”

Premio Scintille in 100 Parole

Concorso Scintille in 100 parole 2015: Diploma di merito al mio racconto L’Hotel Rimini – giudice: Marco Valenti


 

L’Hotel Rimini

Clochard, senzatetto, coperti di stracci e cartoni, sulle panchine e nei sottopassi della stazione.

Paolo sale sul taxi, con un senso di disagio nello stomaco. Davanti all’hotel ammira gli addobbi, le luci natalizie, l’enorme albero, le decorazioni costosissime. Entra in cucina ancora con la valigia in mano.

«Quanti pasti hai preparato?»

«Quaranta».

«Quanti altri ne puoi preparare?»

Il cuoco risponde e Paolo soddisfatto chiama Radio Taxi.

Tre auto. Sgancia cinquanta euro ad ognuno e parla con i taxisti. Dopo mezz’ora ritornano con un carico di uomini e donne vestiti di stracci e lo sguardo smarrito.

Paolo sorride. Ora è Natale!

 


 

Devo ringraziare in modo particolare Maggie Van Der Toorn per la magnifica organizzazione, Marco Valenti, giudice della categoria L’Hotel Rimini, per avere premiato il mio racconto e l’attore Francesco Tonti per la magistrale interpretazione dei racconti.

Complimenti a tutti i premiati!

Tutti i dettagli del Concorso Letterario sul Blog Scintille di Maggie e sulla pagina Facebook.

 

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