Una giornata su Libersfera

Chi cerca, sfoglia… è il motto della pagina Facebook di Libersfera, la vetrina degli autori che hanno scelto di improvvisarsi editori, adottando come strumento di produzione la piattaforma Streetlib, una delle più utilizzate in Italia.

Libersfera, alla cui pagina puoi accedere da QUI, propone, agli autori che scelgono di seguire la pagina in modo attivo (condividendo, commentando…), la pubblicazione del libro in vetrina e una giornata completamente dedicata all’autore e al suo libro.

Il 24 ottobre (segnalo in agenda) la prima pagina di Libersfera sarà dedicata a Tranne il colore degli occhi, il mio primo romanzo, la storia di Michela e Annamaria, due amiche inseparabili che un destino crudele dividerà per moltissimi anni.

Contestualmente alla giornata autore, Tranne il colore degli occhi è presente anche nella vetrina della pagina, nella categoria Narrativa contemporanea, fiction.

Ricordo le modalità di acquisto del romanzo:

  • su tutti i siti online (Streetlib, Amazon, Libersfera, IBS, Kobo, ecc…) in versione audio, cartacea ed ebook (epub, mobi…)
  • presso la libreria caffetteria Alidangelo Caffè Extro di Rimini, dove con l’acquisto del libro riceverai in omaggio l’ottimo caffè di Angelo e il meraviglioso sorriso di Alice
  • presso la libreria Bianca&Volta di Riccione, dove ad attenderti ci sarà Giulia, la bravissima libraia che saprà esaudire tutti i tuoi desideri di lettura
  • infine dalla sottoscritta con autografo e dedica

E ora, penna in mano e agenda e non dimenticare di fissare il nostro appuntamento: 24 ottobre, dalle nove del mattino alle nove di sera. Ci conto!

Ti aspetto!

 

Roberto Baldini recensisce TRANNE IL COLORE DEGLI OCCHI

Una nuova bellissima recensione per il mio romanzo Tranne il colore degli occhia firma di Roberto Baldini, sul sito Il giornale di Roberto B, un blog fatto di “recensioni, commenti, storie, poesia, libri, racconti di esperienze, reading, presentazioni”.

Non sarò mai sufficientemente grata a chi sceglie di dedicare tempo alla lettura e alla recensione di romanzi di autori esordienti. È il passaparola della rete. Leggere e consigliare. Quello che qualche decennio fa si faceva a voce, da amico a amico, da lettore a lettore.

Ci si scambiava i libri con la raccomandazione di restituirli, di trattarli bene. Qualche volta tornavano, qualche altra no.

La fatica, di chi come me ha decido di dedicare l’anima a una passione tanto ingrata come la scrittura,  è quella di farsi conoscere per arrivare al cuore del lettore.

Io e i miei amici autori abbiamo una sola pretesa (brutta parola); un solo desiderio (così va meglio): essere letti. E le recensioni che ricevo mi comunicano proprio questo: un lettore ha dedicato tempo al mio libro e ha speso buone o cattive parole per descriverlo, parlandone ad altri, favorendone la sua diffusione.

In ogni caso ne ha parlato!

Puoi leggere la nuova recensione QUI.

Grazie Roberto Baldini!

Alla ricerca di nuove avventure

Le nuove avventure non finiscono mai, basta cercarle! O, a volte, sono loro che cercano noi.

C’è una domanda che mi sento rivolgere spesso: «Ma dove trovi il tempo per fare ciò che fai?» Premesso che io non sono un genio, anzi una persona normalissima che fa delle sue giornate un impasto di tanti ingredienti, io credo che la risposta alla questione annosa “non ho tempo” sia da ricercare proprio in mezzo a quegli ingredienti.

Se faccio la crostata, so che tutto quello che userò per impasto, farcitura, decorazione, sarà qualcosa che amo così tanto da non poter resistere. E, ovviamente, la mangerò in pochissimi giorni.

Se invece preparo un panino con la sottiletta o il formaggino, inizierò a storcere il naso, a sbuffare e a dire che non ho fame. Conclusione, rovisterò nel frigorifero alla ricerca di un pezzettino di parmigiano.

La vita è un autoscontro fra le cose che lei ci propone e ciò che ci fa sentire vivi. Ecco, il punto è tutto qui: sentirci vivi. Qualcuno dice che quando parlo dei miei libri e di scrittura si nota che è una cosa che amo. E sono contenta di questo perché, risultati a parte, quando leggo e scrivo io sono felice, anche se quello che sto facendo mi fa stare male. Un mio caro amico ha affermato, durante L’ora del tè: “scrivere non fa meno male che ricevere un pugno” (intervista completa qui). Parole sacrosante Piero De Fazio!

Scrivere è un processo di maturazione e di crescita. Peggio di una seduta di psicoterapia. Quando risorgi dalla pagina bianca (quando ormai bianca non lo è più), non puoi fare a meno di raccogliere i pezzi di quello che è rimasto di te. Scrivere è un processo e quando inizi non sai chi vincerà alla fine.

C’è un’avventura nuova, che è venuta a cercarmi, e alla quale ho risposto “Sì”. Riguarda la scrittura, il mio lavoro, le persone che mi circondano ogni giorno e nuovi amici.

Non ne parlerò ora per semplice scaramanzia (in cui non credo) ma anche per tenervi sulle spine. Un po’ ci sta, concedetemelo!

Vi aggiornerò e, se tutto andrà bene, ne parlerò ancora qui.

Buona lettura del mio BLOG!

Ti raggiungo in Pakistan

Il mio secondo romanzo.

(Estratto da TI RAGGIUNGO IN PAKISTAN.)

Poi riporta l’attenzione al display del cellulare. Davide abbraccia la chitarra, accarezzandola con gesti teneri e delicati. La sfiora con la punta delle dita. Fa vibrare le corde sotto il tocco preciso ed esperto delle mani. Anna capisce cosa prova mentre suona, perché è esattamente quello che sente lei nella quiete del solaio, quando tutto si spegne e resta sola davanti al computer. L’energia dell’universo passa attraverso le parole e le note. La musica e la scrittura. Due volti dell’anima. Due voci alternate che esprimono in modo diverso la stessa passione.

Solo i veri talenti possono suonare così, e Davide lo è.

«Ma come fai?» chiede Anna. Questa volta è lei a guardarlo con occhi spalancati; fissa senza sbattere le palpebre quelle labbra che sembrano appese lì perché lei le colga.

La magia della musica ha cancellato tutto, anche la fisicità di Davide. Il profumo stordisce i sensi. I corpi sono troppo vicini e l’energia che emanano annebbia i pensieri. I cuori parlano con accelerazioni, rincorse e tripli salti mortali.

«Come fai a muovere le mani così velocemente?» la voce di Anna è un soffio.

Davide allunga la mano, Anna la prende e l’accarezza. Lui chiude il cellulare e lo appoggia sul tavolino. Con la mano destra le accarezza una guancia, mentre con l’altra afferra i capelli e li tende dolcemente. Anna inspira a fondo e Davide la imita, in apnea, prima di affondare la bocca nella sua.

 

La storia di Anna. Il racconto della sua vita, dei suoi amori e della sua immensa passione per le cose semplici e la scrittura.

Per leggere l’anteprima di TI RAGGIUNGO IN PAKISTAN o acquistarlo CLICCARE QUI.

 

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