Conto alla rovescia

Proviamo a fare il conto alla rovescia?
Partire da -10 probabilmente è esagerato, forse basterà molto meno.
Per scaramanzia mi tengo larga e fingo che manchino 10 giorni.

Ci sono delle frasi fatte che viene spontaneo pronunciare in questi casi, ma che fanno sorridere per la loro ingenuità. Ieri sera parlavo con un amico e dicevo che non sono brava a fare marketing di me stessa, anche se, dopo quattro anni di Product Management, forse qualcosa dovrei avere imparato.

Trovo complesso parlare di me, enfatizzare i miei prodotti, dire quanto sono belli, fantastici e unici (perché li ho fatti io). E’ più facile fare parlare le cose che faccio.

Fatemi scrivere, inventare storie che contengano vita vera anche se inventata. Fatemi scrivere quello che la mia anima sogna di notte e il mio inconscio macina di giorno. Fatemi entrare nelle trame della mente umana per ideare altre trame. Lasciate che prenda la vita, quella che si muove ogni giorno, fatemela schiacciare, impastare, modellare, disintegrare e ricreare.

E’ vita, quella che c’è nelle mie storie, quella vera che viviamo tutti, che vivete voi, assieme a me. E’ vita presa e nascosta dietro il velo della narrazione. E’ quello che sento, provo e soffro ogni giorno. E’ la voglia di cantare, volare, piangere e fuggire. E’ il bisogno di consolare, amare, abbracciare… vivere.

Mi sentirete dire, fino alla nausea, che, per me, scrivere è vita. Non è una frase fatta, non scrivo per vivere ma vivo per scrivere. Perché senza la scrittura (e i libri) sarei morta, dentro.

Tranne il colore degli occhi uscirà a brevissimo all’interno della collana Amaranta di Antonio Tombolini Editore. Seguite questo sito e la mia pagina Facebook per non perdere aggiornamenti, novità, curiosità ed alcuni retroscena legati alla scrittura del romanzo.

Leggete! Contiene ringraziamenti e “spoiler”…

Compio 50 anni e realizzo un sogno…

Pensavo che un giorno in più non facesse differenza e che io mi sentissi quella di ieri, come negli anni passati. Credevo che, come per i 30 e i 40, anche oggi sarebbe stato un compleanno come gli altri: tanti auguri, tanti ringraziamenti, tantissima felicità.
Mi sbagliavo! Compiere 50 anni non è come compierne 20, 30 o 40… è meglio!!! Molto meglio!
A vent’anni mangi la vita, a trenta la subisci, a quaranta la vivi e a cinquanta… sai cosa vuoi.
Ringrazio tutti gli amici per gli auguri e vi ABBRACCIO FORTISSIMO, siete nel mio cuore e se avessi potuto avrei trascorso questa giornata con ognuno di voi. Mi sono commossa tantissimo leggendo i vostri messaggi (ne ho ricevuti una montagna, tutti speciali!); hanno reso ancora più bella questa festa.
Ed ora lo spoiler!
Qualche giorno fa ho ricevuto una notizia meravigliosa; l’ho tenuta riservata fino alla firma dell’accordo, avvenuta la settimana scorsa. E per i miei 50 anni un regalo stupendo!
Tombolini Editore pubblicherà, prossimamente, un mio romanzo, nella collana Amaranta. Non aggiungo altro, per il momento se non di invitarvi a seguire il mio blog e le mie pagine social in cui pubblicherò tutte le news che riguarderanno questo magnifico evento.
Grazie DI CUORE! Vi voglio bene :*

L’amore che ti meriti

Devo dire che pochi libri mi sono piaciuti così tanto come l’ultimo di Daria Bignardi.
È una storia che prende la pancia prima che il cuore e che racconta, in modo molto diretto, le tragedie di una, in apparenza, normalissima famiglia italiana.

È una storia da leggere, una di quelle che non lascia indifferenti; te la porti dentro per giorni ed ogni volta che l’abbandoni non vedi l’ora di tornare lì, a scoprire che ne sarà di Alma e Maio.

Non è un giallo e neanche un libro di narrativa. È un mix delle due cose e io, che amo i thriller e la narrativa, ho trovato in una bellissima storia entrambi i generi.

A causa della mia mania di scrivere non leggo mai un libro per il semplice gusto di leggerlo e non riuscirei mai a immergermi in una storia che, seppure affascinante, sia scritta male. In ciò che leggo cerco trasporto, emozioni e coinvolgimento, ma anche gusto, semplicità e bellezza della scrittura.

In L’amore che ti meriti ho trovato tutto questo. La leggerezza della scrittura, che non vuol dire superficialità. La profondità della narrazione, che ti porta dentro la storia. Il coinvolgimento del lettore, che veste gli abiti dei protagonisti e si trova catapultato per le strade di Ferrara alla ricerca di segreti dissepolti. La bellezza della scrittura e la capacità di emozionare e sorprendere.

Fino a qualche anno fa sceglievo solo romandi di autori stranieri; gli italiani che leggevo erano davvero pochi. Poi, dopo qualche corso di scrittura e la convinzione che per riuscire a padroneggiare la lingua non ci debbano essere passaggi intermedi, ho iniziato a preferire gli italiani. È stata una scelta inconsapevole, naturale, avvenuta senza cercarla.

Sono convinta che non sia il lettore a scegliere il libro, ma il contrario, e io sono contenta che L’amore che ti meriti abbia scelto me.

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