SEO (questa sconosciuta o sconosciuto!): è femminile o maschile? (*)

Attenzione! Questo post non parla di SEO. Se siete interessati seriamente all’argomento, vi consiglio di approfondire leggendo il libro Mamma posso spiegarti: Lavoro nel Web, oppure seguendo Il blog di Merlinox. È quello che sto facendo in questi giorni, non so ancora perché, ma spero di capirlo presto.

Ho un post di due pagine, fermo da mesi, dal titolo “Il blocco dello scrittore” che non riesco a concludere. Chissà come mai! Lo tengo lì ed ogni tanto passo a ri-editarlo. Sistemo qualche frase, ripulisco, cancello (la cosa che mi viene meglio), lo richiudo e penso: Di cosa posso parlare oggi?

Non posso parlare solo di scrittura. Mi servono anche idee diverse. E siccome in questi giorni ho la SEO in testa (oltre ad altre seimila cose), ho deciso così, all’improvviso: oggi parlerò della SEO!

La prima domanda che sorge spontanea è: ma perché la SEO? Provo a cercare una risposta, ma mi sorge un dubbio e così nasce la seconda domanda: ho capito cos’è la SEO? Sfoglio qualche pagina de Il blog di Merlinox e mi convinco di avere capito (l’autore è bravissimo a spiegare ed io, d’intelligenza media, ho sicuramente compreso tutto!). Mentre sono qui che mi accingo a parlare di una cosa così distante da me, sorrido di me stessa e di ciò che penseranno i miei lettori: perché, proprio io, scrivo un post che parla di SEO, quando fino a poche settimane fa (giuro, lo so che mi tirerete i pomodori!) non sapevo neanche cosa fosse?

Vergogna! Lavori in un’azienda di software! Hai a che fare con la SEO mille volte al giorno!

Potrete dirmi tutto quello che volete, anzi, vi consiglio io le frasi migliori con cui potervi sfogare. Chi mi conosce lo sa che non sono capace di dire falsità o nascondermi dietro la facciata di quella che sa tutto. Se una cosa non la conosco o non ne ho mai sentito parlare, lo ammetto candidamente.

Qualche settimana fa mi sono imbattuta nella SEO – Search Engine Optimization, a causa del mio blog, o meglio, per amore del mio blog, mentre ne parlavo con un caro amico. Qualche giorno fa, anche la mia agente mi ha posto la stessa domanda: quanto ne sai di SEO?

All’inizio credo di avere strabuzzato gli occhi e, vi giuro, la prima cosa che ho pensato è stata: ma come si scrive SEO? Ovviamente non l’ho chiesto, ma ho cominciato a leggere e cercare informazioni su Google. I risultati che ho ottenuto rispondevano tutti alle mie curiosità e necessità.

La curiosità deriva dal fatto che quando una cosa mi serve o mi piace, cerco di leggere e sapere tutto quello che la riguarda e, anche se non diventerò mai un’esperta in materia, per lo meno non farò la faccia di quella che non ne sa nulla. La necessità, invece, nasce dal bisogno di portare il mio blog nei primi risultati dei motori di ricerca: praticamente una lotta impari con Mr. Google in persona!

Ma perché non provarci? In fondo non mi costa nulla, no? Devo solo… aggiungere qualche link in qua e in là, essere originale, non scopiazzare in giro (giuro non lo faccio mai!) e sperare di essere divertente (i miei amici staranno rotolando dalle risate!!!).

Se siete arrivati a leggere fin qui, vi svelo il vero scopo di questo post, che ovviamente non è tenere una lezione sulla SEO (non lo farei mai!).

I motivi sono due: 1) fare esercizio di scrittura: mi serviva un’idea per un post e la SEO e il libro che sto leggendo me ne hanno data l’occasione; 2) ringraziare Leo, un caro amico che per primo ha avuto il coraggio di nominare SEO in mia presenza e mi ha consigliato di leggere Mamma posso spiegarti: Lavoro nel Web, e Riccardo, autore del libro, amico ed ex-collega: entrambi avete ampliato e illuminato i miei orizzonti.

Continuo a curiosare sulla SEO, spero di trovare idee per nuovi post. Buona lettura!

(*) Non sapendo se riferirmi al femminile o al maschile, ho deciso per il femminile per due motivi: io sono una donna e due dei tre termini che formano l’acronimo SEO, tradotti in italiano sono femminili.

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