TRANNE IL COLORE DEGLI OCCH

Pubblicato il 20 dicembre 2021
CaRoL Books

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Nella primavera del 1950, la contrada Marzo di San Felice Maggiore dà i natali a due bambine: Michela, riservata, taciturna, solitaria, e Annamaria, solare, allegra, amichevole con tutti e piena di vita. Nonostante le loro differenze caratteriali, le due bimbe diventano grandi amiche e condividono ogni momento importante della vita: i giochi, la scuola, la famiglia, le amicizie. Fino al giorno in cui Michela sparisce. Annamaria la cerca ovunque, in paese, nel bosco. Nessuno sa dove sia finita o cosa le sia successo. Anche Diana, la strega che vive nella baracca vicino al torrente, si rifiuta di dirle la verità. E sono proprio le parole di quest’ultima a farle capire che, almeno per il momento, non avrà alcuna possibilità di ritrovare la sua amica.

«Verrà il tempo del perdono, del riavvicinamento, della prova. Tu sarai chiamata a decidere se credi davvero in questa amicizia. Dovrai accettare una situazione difficile e fare i conti con il passato. Dimentica Michela.» La voce della vecchia si addolcisce. «Ora lei è fuori dalla tua dimensione e non ritornerà per molti anni.»


Roberta Marcaccio legge TRANNE IL COLORE DEGLI OCCHI


Intervista radiofonica

Il 17 gennaio sono stata ospite a Caffè Letteradio, la trasmissione di Francesca Scherini, su Radio Bla Bla Network, per parlare di Tranne il colore degli occhi.
Qui puoi riascoltare la registrazione della trasmissione.

RECENSIONI

Da Ilaria Vitali, 15 luglio 2017
Tranne il colore degli occhi è uno di quei romanzi che scaldano il cuore, pervaso da sentimenti intensi che l’autrice, Roberta Marcaccio, tesse come preziosi fili di seta in un intreccio che solo alla fine rivelerà un ordito prezioso. La storia delle due protagoniste Michela e Annamaria, legate da un’amicizia in grado di attraversare una vita intera, comincia a San Felice Maggiore, un piccolo paese del Matese, nella primavera del 1950. È proprio l’incipit di questo romanzo che ammalia il lettore, trascinandolo immediatamente nell’intreccio con innegabile maestria dell’autrice che, nel corso della narrazione composta da diversi salti temporali, da voce a tutti i personaggi che si avvicendano alla vita delle protagoniste, creando per ognuno pregevoli camei. Una scrittura pulita ma intensa accompagna tutto il romanzo che si rivela un piccolo capolavoro dove passato e presente si fondono insieme fino alla sconcertante rivelazione finale.

Da Roberto Baldini, 19 maggio 2017
Due ragazze, un’amicizia e sentimenti che esploderanno attorno a loro.
Una storia facile da seguire perchè potrebbe essere la nostra, una storia che vale la pena leggere.

Da Caterina Ferraresi, 15 maggio 2017
Una storia di sentimenti intensi e ambivalenti che si snoda lungo l’arco temporale di tutta la vita delle protagonista. Una trama che tiene sospeso fin quasi alla fine un segreto che appartiene a un intero paese e che si svela all’ultimo. Storia intensa di storie che si inanellano l’una nell’altra…come canta Venditti ” certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Ecco, questo verso mi è sembrato il vero cuore di questo libro.

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Da Sonia Ognibene, 15 maggio 2017
Il romanzo è la storia di un’amicizia, ma anche di un amore, narrata attraverso salti temporali che in un primo momento possono disorientare il lettore. Proseguendo nella lettura, però, tutto diventa chiaro. La scrittura è essenziale, pulita, a tratti molto toccante in alcuni passaggi. La passione dell’autrice per la scrittura è evidente, quindi sono certa che ci stupirà ancora con altri suoi romanzi. Leggetelo.

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Da Antonino Emanuele Valere, 21 gennaio 2017
Amicizia e sentimenti, tradimento e passione, mistero e passato, malattia, dolore e amore, ma in tutte le sue forme ed evoluzioni. “Tranne il colore degli occhi” è vita che scorre, che unisce, separa, cura e ricuce. Anche nelle generazioni future. Una scrittura essenziale, appassionata e incalzante caratterizzata da incursioni nelle profondità dell’anima alternate a sagge impennate di leggerezza. Letto tutto d’un fiato. Da leggere. Assolutamente.

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Da Luca Celoria, 7 novembre 2016
Ho letto il libro con grande piacere, facendomi trascinare dalla storia. Lo consiglio vivamente, bella storia e lettura molto piacevole e scorrevole. Brava Roberta!

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Da Massimo Lazzari, 6 novembre 2016
Tranne il colore degli occhi è una bellissima storia di amicizia, intensa e commovente, che rimbalza continuamente il lettore tra gli scorci della Roma del presente e le suggestioni di un tempo passato in un luogo che non c’è più, o, forse, non c’è mai stato, ma che l’autrice riesce a imprimere benissimo nell’immaginario del lettore. Ho letto il libro in un pomeriggio di spiaggia, e di solito questo mi capita quando le storie sono molto corte oppure molto belle. E Tranne il colore degli occhi ricade nella seconda casistica.

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Da Michele su Amazon, 26 ottobre 2016
Mi è piaciuto molto, ti accende la curiosità e lo divori in poco tempo, bel romanzo, grazie all’autrice per le emozioni trasmesse.

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Da maug66 su Amazon, 22 luglio 2016
La vita ci riserva sempre delle sorprese, quando meno te lo aspetti, quindi mai perdere la speranza! Soprattutto quando la vita è caratterizzata da emozioni forti, sentimenti sinceri e profondi. È quanto Roberta Marcaccio mi ha trasmesso leggendo il suo bel racconto che, attraverso salti spazio-temporali, ci fa immergere totalmente nell’esistenza dei protagonisti. Brava!

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Da Angelo Ricci su http://nottedinebbiainpianura.blogspot.it, 11 luglio 2016
Romanzo con una trama dal sapore antico e riassemblata sapientemente con un uso interessante del divenire spaziotemporale. Amore, amicizia, morte, sentimenti forti sono quelli che albergano in Tranne il colore degli occhi, sentimenti che l’Autrice giostra magistralmente, riuscendo a tenere il passo e la cadenza di certe novelle del Verga. E così come nei romanzi del nostro Ottocento il dolore della vita si fa strada tra l’infittirsi dei personaggi la cui presenza non è mai pletorica bensì funzionale al divenire spaziotemporale delle vite di luoghi e persone. Luoghi e persone che si intrecciano attraverso un uso genialmente quasi sperimentale della sovrapposizione dei tempi e della tecnica del flashback. Un’analessi che non è solo mezzo ma anche e soprattutto strumento per l’indagine delle anime, anime che sono indissolubilmente legate alla fusione del presente con il passato e con il futuro, una fusione che in ogni attimo della lettura regala al fortunato lettore la corposità di una storia che non è mai banale e in cui il peso del dolore è trattato con letteraria levità. 
In Tranne il colore degli occhi il passo e la cadenza del romanzo ottocentesco bene si fondono con l’eco di quegli sceneggiati che negli Anni Settanta venivano trasmessi dal mezzo televisivo, quegli sceneggiati in cui i personaggi erano interpretati dai grandi nomi dei teatro italiano e che, ancora oggi, fanno impallidire la povera fiction a noi coeva. In questo romanzo c’è tutto: la trasformazione sociale del nostro paese, la provincia nascosta, la metropoli immensa, la mutazione del sentire dei costumi e della società. Il tutto reso in modo mai banale, mai pesante, mai retorico.
Tranne il colore degli occhi è un come quei feuilleton che all’inizio furono catalogati come romanzi d’appendice e che poi invece hanno saputo attraversare e interpretare i tempi della grande letteratura. 
Roberta Marcaccio scrive un romanzo al contempo antico e nuovissimo, potente e lieve, tradizionale e innovativo.
Un libro.

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Da Carla Casazza su BookAvenue, 23 giugno 2016
Ci sono amicizie che ti accompagnano e sostengono lungo tutta una vita, che resistono ai cambiamenti di gusti e di carattere, e a tutti i percorsi tortuosi che si compiono dall’infanzia all’età matura. Si stringono legami più solidi di quelli di sangue che non temono il confronto con innamorati, famiglia, carriera o successo. E ancora più preziose sono quelle amicizie così importanti negli anni giovanili che crediamo perdute col passare del tempo, ma riscopriamo salde nei momenti più difficili. Racconta tutto questo “Tranne il colore degli occhi”, romanzo d’esordio di Roberta Marcaccio, pubblicato nella collana Amaranta di Antonio Tombolini Editore, accompagnando Michela e Annamaria attraverso cinquant’anni di vita, dall’infanzia e l’adolescenza nel piccolo paese del Matese alla grande città – Roma – dove le ritroviamo adulte e donne in carriera. Attorno alla loro storia di amicizia si intrecciano amori e un mistero a lungo tenuto gelosamente nascosto che accompagnerà le protagoniste durante tutto il romanzo e verrà svelato solo nelle ultime pagine, come nella migliore tradizione del giallo classico. Roberta Marcaccio, con la sua scrittura che coinvolge ed emoziona, accompagna il lettore indietro nel tempo, in atmosfere vintage, offrendogli un racconto intriso di sentimento. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato col rischio – per i più sensibili – che ci scappi pure la lacrimuccia.

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Da Emilia su MyBook.is, 23 giugno 2016
Bellissimo. Divorato. La storia inizia un po’ in sordina ma poi diventa incalzante come un giallo. Un romanzo sull’amicizia, sull’amore sentimentale ma anche quello per i figli. Una storia che commuove ed emoziona.

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Da Stefi Pastori su leggolibrifacciocose.blogspot.com, 20 giugno 2016
http://leggolibrifacciocose.blogspot.it/2016/06/tranne-il-colore-degli-occhi.html

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Da M.C. su Amazon, 11/06/2016
Una straordinaria storia di amicizia.
Pian piano le pagine svelano tutti i loro segreti, in un continuo viaggio tra presente e passato. Un intrecciarsi di amore, passione, tradimenti, malinconia per un’amicizia perduta poi ritrovata “se la vita ha deciso che il legame non è spezzato c’incontreremo di nuovo. La vita va vissuta con pazienza”.
Da leggere tutto d’un fiato, come ho fatto Io.

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Da Carlo Gozzo su Amazon, 31/05/2016
“Non è il tempo che riempie la mancanza. Ma solo un’altra presenza”. Questa affermazione, che l’Autrice inserisce in una pagina di questo suo lavoro, esprime il senso vero e profondo di questa storia. Sospesa tra passato e presente, tra memorie e contemporaneità, in un indissolubile legame di sentimenti, rimpianti, ricerca spasmodica di una presenza che non vuol essere perduta ed anzi, vuole, deve essere recuperata, si snoda la storia di due donne legate da amicizia intima e totalizzante che viene interrotta bruscamente da un accadimento per molti, troppi anni ignorato da una di esse. Ne deriva che per l’intero racconto aleggia quella che i portoghesi chiamano saudade, un nostos doloroso dell’anima che tuttavia vuol essere pienamente vissuto per ricomporre il mosaico completo di due vite. Per permettere loro di diventare due stelle alla fine del lungo travagliato cammino. E si comprende allora, come l’Autrice, innamorata dell’Amore in tutte le sue accezioni, abbia voluto con questo romanzo guidarci tra i tortuosi cammini di questo meraviglioso dono degli dei.

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